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La London Fashion Week Primavera/Estate 2024 non è stata solo una vetrina di moda innovativa; ma è emersa anche come una potente piattaforma per discussioni vitali sulla salute mentale. Negli ultimi anni, l’industria della moda ha riconosciuto il proprio ruolo nella sensibilizzazione sui problemi di salute mentale, e la LFW SS24 di questa stagione è stata una testimonianza di questo impegno. Designer, modelli e attivisti si sono allineati per infrangere gli stigmi e sottolineare l’importanza della salute mentale.

T LABEL: amare la pelle in cui sei

T LABEL ti invita a riscoprire la storia d'amore con il tuo corpo. Nel mezzo del mondo moderno, spesso ci troviamo disconnessi dagli stessi spazi che occupiamo. Nella collezione SS24, "A Shell for a Human", T LABEL esplora il corpo umano come guscio. Con empatia e affetto sconfinato, T LABEL ci guida verso un riaccendere la nostra connessione con il mondo fisico, ricordandoci che i nostri corpi sono un rifugio sicuro dove possiamo trovare conforto e protezione.

Ashley Williams: svelare la bellezza della vulnerabilità

La sfilata SS24 di Ashley Williams alla London Fashion Week è stata a dir poco un capolavoro toccante, che testimonia il suo legame profondamente personale con il regno della salute mentale. Williams, rinomata per la sua miscela unica di moda e commenti socio-culturali, ha trasformato la sua passerella in una tela per illuminare il terreno spesso stigmatizzato del benessere mentale. La sua collezione emanava una potente fusione di vulnerabilità e resilienza, con modelli che adornavano capi che trasmettevano messaggi di empowerment e accettazione di sé. La stilista ha coraggiosamente condiviso le proprie battaglie contro ansia e depressione e ha sfruttato la moda come catalizzatore per la destigmatizzazione, sottolineando l’importanza di cercare aiuto e coltivare una comunità compassionevole.

Sinéad O’Dwyer: ridefinire gli standard corporei

Sinéad O'Dwyer si è liberata dal formato convenzionale delle passerelle. Il suo obiettivo? La questione urgente della diversità corporea nel settore della moda, in particolare l’aspetto problematico del prototipo di corpo proposto dalla moda. Durante questa presentazione, O'Dwyer ha condiviso candidamente le proprie esperienze, approfondendo le sue battaglie con la salute mentale e la dismorfia corporea.

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