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Le immagini hanno una forte influenza nella percezione che abbiamo del corpo?

Siamo circondati da immagini, ne vediamo ovunque. Basta pensare a come consideriamo la bellezza. Tutti vogliono avere un corpo magnifico: dobbiamo essere sani, snelli, attraenti. Questo modello nasce dalle fotografie che vediamo sui giornali, nei media, sul web. Le immagini di quelli che consideriamo corpi bellissimi diventano per noi un punto di riferimento e hanno una notevole influenza sul modo in cui trattiamo il nostro corpo. 

Al giorno d’oggi non pensiamo di dover vivere per sempre con il corpo con cui siamo nati: crediamo che possa essere modificato, in un certo senso “creato”. Possiamo fare più sport per mantenerci in forma, prendere pillole per migliorare il nostro stato di salute o ricorrere con facilità alla chirurgia estetica, che non ha più costi proibitivi. Possiamo sottoporci ai più svariati trattamenti, divenuti talmente comuni che pensiamo di poter cambiare il nostro corpo a piacimento. È tutto legato alle immagini che vediamo di continuo: il messaggio è che possiamo modificare il nostro corpo, e soprattutto possiamo farlo in modo molto semplice. Basta pensare al modo in cui scattiamo fotografie, a come le condividiamo e le modifichiamo, sistemando delle parti del nostro corpo che non avrebbero di per sé niente di male, se non fosse per l’esistenza di canoni di bellezza standardizzati. 

Quando alcuni personaggi, soprattutto online, scelgono di rivelare il lato più umano e vero del proprio corpo, per noi è scioccante: siamo abituati a vedere fisici perfetti e l’imperfezione non ci piace, dato che per tutta la vita ci impegniamo per combatterla. Oggi è tutto così composto, così ritoccato in digitale, si vedono solo immagini che mostrano corpi perfetti in colori brillanti: tutto ha un aspetto finto. La nuova generazione, però, sta cercando di tornare ad una visione più naturale. Tutto questo va di pari passo con la storia della società: le nuove generazioni stanno sentendo la necessità di mostrare le cose in modo diverso. Oggi i giovani condividono fotografie che vanno oltre gli stereotipi: mostrano corpi diversi, veri, reali, senza nascondere quelle che tutti avrebbero considerato “imperfezioni”, perché in realtà imperfezioni non sono.

I modelli proposti dai media

I modelli di bellezza proposti dai media e dal mondo della moda contribuiscono a promuovere l’ideale della magrezza che sempre più assume un valore assoluto per raggiungere il successo e sentirsi realizzati. Siamo portati a credere che tutti, se volessimo, potremmo raggiungere quei modelli e quella perfezione che troviamo in ogni rivista. Nonostante le immagini siano manipolate attraverso programmi di grafica e siano quindi delle rappresentazioni artificiali costruite ad hoc, vengono percepite come naturali e reali. Tali modelli di bellezza vengono interiorizzati come prototipi, con i quali si tende a operare un confronto al fine di giudicare il nostro aspetto.

Queste immagini idealizzate e irrealistiche proposte dai media, hanno un effetto negativo sull’immagine corporea ed aumentano l’insoddisfazione per il proprio corpo. Il costante confronto con i tipi di corpo idealizzati nei media può portare a una percezione distorta di se stessi. Le piattaforme di social media come Instagram, Tiktok e Facebook hanno reso più facile per le persone confrontarsi con gli altri. La costante esposizione a corpi e stili di vita “perfetti” può far sentire le persone inadeguate e portare a un’immagine di sé negativa.

Questo ha un impatto significativo anche sulla salute fisica e mentale delle persone, causando problemi di ansia, depressione, frustrazione e disturbi alimentari, pericolosi persino per la vita. La pressione per conformarci a questi standard può portare ad abitudini malsane come eccesso di esercizio, sovradimensionamento e abuso di sostanze. È tempo di iniziare a sfidare questi standard di bellezza non realistici e di promuovere una definizione di bellezza più inclusiva. Ciò significa sostenere le aziende che danno la priorità alla diversità e all’inclusività e respingere quelle che perpetuano gli ideali dannosi.

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