Winnie Harlow, top model dei grandi eventi del fashion system, imprenditrice beauty e attivista, oggi 29enne, vuole smarcarsi dall’immagine della “modella con vitiligine”, patologia da cui è affetta fin da bambina, in passato fonte di sofferenza e oggi suo più grande motivo di orgoglio che non l’ha mai fermata nel raggiungimento del suo obbiettivo: diventare una modella. Scoperta nel 2014 da Tyra Banks su instagram, partecipa alla ventunesima edizione di America’s Next Top Model durante la quale viene immediatamente notata dal pubblico. Finito il concorso, l’apprezzamento per Winnie decolla. Protagonista di numerose campagne pubblicitarie, posa per le testate più famose al mondo e calca le passerelle più importanti.
Winnie Harlow oltre ad essere una presenza costante in passerella e in front row, è apparsa su decine di copertine, cercando di sensibilizzare il pubblico sulla sua condizione dermatologica, la vitiligine.
“Bisogna far vedere al mondo che la rappresentazione è fondamentale. Che la bellezza è negli occhi di chi guarda, e che quello che davvero importa è la nostra definizione di bellezza, non quella di qualcun altro”
Winnie Harlow

La vitiligine
Winnie Harlow è affetta da vitiligine da quando era bambina, la patologia autoimmune che consiste in una depigmentazione della pelle, con conseguenti macchie bianche rispetto al tono naturale, per assenza di melanina.
“La vitiligine mi ha reso famosa, ma non è quello che sono”, spiega la modella dichiarando come non ami essere ridotta “alla modella con la vitiligine” e di come la sua personalità vada ben oltre la sua condizione.
E dà una lezione di vita bellissima a quanti la seguono o condividono la stessa patologia della modella e attivista: “La mia pelle è stato uno dei doni più grandi. Mi ha insegnato, fin da quando ero piccola, ad usarla come un megafono: per essere più forte, più orgogliosa e costantemente alimentata da passione ed amore. Mi ha aiutato a guardare oltre la mia superficie e quella di qualsiasi altro.”
Ha raccontato in più occasioni di come il suo corpo “diverso” l’abbia resa vittima di bullismo dalla più tenera età. “Sono stata insultata, ridicolizzata, chiamata mucca, zebra e con tanti altri epiteti offensivi. Le continue molestie e discriminazioni che ho subito sono via via diventate insopportabili e inumane e sono arrivata a pensare di togliermi la vita”. Potrebbe essere difficile credere che queste parole sono state pronunciate da una delle modelle più famose degli ultimi anni, eppure a farlo è stata proprio Winnie Harlow, in una intervista del 2014. La ragione è la vitiligine di cui soffre Chantelle Brown-Young (questo il suo vero nome) e che è diventata col tempo proprio la sua arma vincente, il suo marchio distintivo in un’industria esigente come quella della moda.
Non solo, perché Winnie Harlow ha trasformato la sua vitiligine da stigma sociale a grimaldello per scardinare un’idea obsoleta e stereotipata di bellezza che ha imperato nel fashion system fino alla metà degli anni Dieci. Non è un caso che la sua ascesa sia iniziata proprio nel 2015, anno di grandi trasformazioni nel mondo della moda con un’apertura generale a nuovi concetti di sessualità, di identità di genere e di bellezza che si è fatta più inclusiva e rappresentativa.
Winnie Harlow è diventata così un simbolo di un nuovo concetto di bellezza che premia l’individualità, la particolarità, la differenza. Lei, senza dubbio unica, si è presa una gran bella rivincita personale verso tutti quei bulli che le hanno fatto del male, lavorando con riviste e marchi di moda di fama internazionale: da Vogue a i-D, da Diesel a Victoria’s Secret.