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Il cinema e la moda sono sempre stati strettamente collegati. I costumi nei film esprimono l’essenza dei personaggi e, dagli anni ’30, il cinema ha avuto un forte impatto sulla moda grazie all’affermazione dello star-system hollywoodiano e al talento dei costumisti. Durante questo periodo, i costumisti come Adrian, Irene, Orry-Kelly e Travis Banton hanno definito le tendenze, e il cinema è diventato un veicolo per diffondere stili e mode.

Negli anni ’30 e ’40, i costumisti erano spesso ignorati e solo nel 1948 è stato istituito il Premio Oscar per i costumi. Prima, le attrici provvedevano personalmente al loro guardaroba o utilizzavano costumi teatrali per i film in costume. Con il tempo, si è compreso l’importanza del costumista, che è emerso come figura chiave per creare look memorabili. Adrian, ad esempio, ha creato il look di Greta Garbo e Joan Crawford, mentre Travis Banton ha ideato i famosi tailleur maschili per Marlene Dietrich.

Negli anni ’50, con l’avvento della televisione, il ruolo del cinema è cambiato e i divi sono diventati meno idealizzati e più vicini al pubblico. Marilyn Monroe, Marlon Brando e James Dean hanno incarnato questo nuovo tipo di divismo, influenzando la moda con i loro look informali. Allo stesso tempo, il cinema ha continuato a ispirare la moda, con film come “The Wild One” e “Rebel Without a Cause” che hanno contribuito alla diffusione di jeans e T-shirt come capi di moda.

Negli anni ’60 e ’70, film come “Bonnie and Clyde” e “The Great Gatsby” hanno rilanciato stili del passato, mentre “Annie Hall” ha introdotto uno stile androgino grazie al personaggio di Diane Keaton. Durante questo periodo, la collaborazione tra cinema e stilisti è diventata più comune, con designer come Yves Saint Laurent che hanno lavorato su film come “Belle de Jour”.

Dagli anni ’80 in poi, la figura dello stilista ha guadagnato importanza nei film contemporanei. Stilisti come Giorgio Armani, Cerruti e Gianni Versace hanno collaborato a film famosi, offrendo le loro creazioni alla produzione cinematografica, il che ha portato vantaggi economici per la produzione e visibilità per le griffe. Armani, ad esempio, ha fornito i suoi abiti per film come “American Gigolo” e “The Untouchables”.

In conclusione, il cinema e la moda hanno sempre avuto un rapporto simbiotico, con i costumisti e gli stilisti che giocano un ruolo fondamentale nella creazione di look iconici che hanno influenzato la moda e la cultura popolare nel corso dei decenni.

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